martedì 4 marzo 2008

Ode a Raffaella Carrà




Il 29 novembre è uscito "Raffica Carrà", un cofanetto contentente due CD e un DVD che raccontano praticamente tutta la lunga carriera della Raffa nazionale. Nei due CD ci sono i più grandi successi dell'artista, da "Ma che musica maestro" a "Tanti auguri", mentre il DVD contiene le sigle di tutti i programmi condotti da Raffaella Carrà dal 1969 a oggi.
Non sono (purtroppo) lo sponsor di Raffaella Carrà e non sto facendo una marchetta per la vendita del cofanetto, ma vorrei semplicemente consigliare un minimo approfondimento della sua carriera artistica a tutti coloro che la considerano solo un pezzo d'antiquariato e agli spettatori della televisione di oggi (con i suoi mille fiori all'occhiello, primo tra tutti Uomini e donne). O, peggio, a coloro che considerano grandi cantanti i concorrenti di Amici, definiscono soubrette Aida Yespica e addirittura appellano come presentatrice Paola Perego. Ecco, credo che non sia nemmeno possibile un paragone con le showgirls di oggi in quanto la Carrà è una VERA ballerina, una VERA presentatrice/conduttrice, una VERA cantante, una VERA attrice: un'artista completa e carismatica, una donna di spettacolo d'altri tempi che, naturalmente, non trova spazio nella tv spazzatura di oggi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

semplicemente è una donna di altri tempi...che non aveva in testa solo quello che hanno le donne di oggi... e si vede la differenza.

Anonimo ha detto...

Oramai la tv e tutto tranne che sano intrattenimento.Vero che fa piacere vedere una bella ragazza formosa che balla rispetto a quelle showgirl vere degl'anni 80 (Carra', Cuccarini, Parisi)in cui vi era vera professionalita'e serieta' nel vestirsi.Ma al giorno d'oggi cio' che conta e l'apparire e non piu l'essere.La tv monipolizza un consumismo continuo che ti spinga a regalare o donare soldi tra televoti e beneficienza.Non ne faccio una questione politica tra rai e mediaset, ma sono sempre piu' a favore di tv come SKY in cui decidi cosa vederti, che genere vedere, senza che nessuno ti obblighi a palinsesti di carattere nazionale.