sabato 20 ottobre 2007

La rivoluzione della comunicazione politica USA




Per la prima volta nella storia della comunicazione politica, il vero protagonista di un dibattito è stato il web. Gli otto candidati democratici per le elezioni USA hanno risposto in diretta alle video-domande degli utenti di YouTube: il confronto ha avuto grande successo negli Stati Uniti e lo show è stato trasmesso in diretta tv e web dalla CNN e da YouTube. Alla classica struttura del dibattito politico (candidati da una parte, pubblico dall'altra e moderatore ad arbitrare il confronto) si è aggiunta una nuova componente: gli utenti di Internet, che sono stati il fulcro e la vera novità delle due ore di show.
Senza usare un linguaggio impostato e con un look del tutto naturale, gli utenti di YouTube non hanno esitato a rivolgere ogni tipo di domanda ai candidati democratici: matrimony gay, sanità pubblica, guerra in Iraq, riscaldamento globale e crisi in Darfur sono stati gli argomenti principali dello show.
La ricetta è stata condita con un divertente fuori programma: quando sullo schermo alle spalle dei candidati compare un sorridente e paffuto bebè, il pubblico e gli otto politici rimangono senza parole. Dopo qualche minuto l'imbarazzo si scioglie con il sorriso di tutti.

Guardando questo video, è spontaneo fare un paragone con i dibattiti e con la comunicazione politica di casa nostra. Basti pensare all'ultimo "duello" tra Berlusconi e Prodi in occasione della campagna elettorale 2006. La definizione di regole precise sui tempi e sulle modalità di domande e risposte (ad imitazione del modello americano dei "duelli" tra George W. Bush e John Kerry) aveva dato un colore opaco al dibattito, rendendo la trasmissione noiosa e poco interessante.
Le video-domande poste ai candidati negli USA, invece, hanno dato la possibilità all'utente comune di intervenire nel dibattito, hanno permesso la vera partecipazione politica che è alla base della democrazia e hanno reso il confronto molto vivace e stimolante. Grazie a Internet, tutti hanno avuto la chance di interagire con il mondo della politica: le barriere e la distanza fisica che nella comunicazione politica tradizionale si interpongono tra cittadino e candidato vengono del tutto abbattute. Un esempio tangibile della rivoluzione della democrazia 2.0 è dato dalle domande, che non sono state poste dal moderatore del dibattito, bensì dagli utenti di YouTube, ovvero dalla gente comune, dagli elettori, dai cittadini americani.
D'altra parte, negli Stati Uniti il web è molto usato nell'ambito della comunicazione politica e una grande fetta della campagna elettorale si gioca sul web: Barack Obama, per esempio, fa largo uso della rete per promuovere la sua immagine ed è ormai la star delle presidenziali sul web. In Italia, invece, il ring elettorale prediletto è ancora la televisione. Sono pochissimi, per esempio, i politici italiani che hanno un proprio blog e che usano il web per interagire con i cittadini.

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